Dopo sei stagioni lavorando come istruttore ed aver fatto Kite su quasi 40 spot nei diversi angoli del mondo, sono arrivato a questa conclusione:
Le condizioni ideali per imparare a fare Kitesurf sono più l’eccezione che la regola.
Detto questo però vi sono sicuramente location migliori di altre, e capisco come per un novizio non sia facile scegliere. Questo articolo è qui per aiutarti!
Ma se non ne sai proprio niente di questo sport, fatti un po’ di cultura su Wikipedia e leggiti il glossario su kitesurfing.it, che non fa mai male.
Nella mia carriera ho visto luoghi con condizioni piuttosto difficili per imparare riempirsi di turisti, è questo per un solo motivo: il Marketing.
Ho visto più volte volantini e siti che letti con gli occhi di un addetto ai lavori fanno sorridere: “Condizioni perfette tutto l’anno”, “Spot ideale per i principianti e per i più esperti”, “Location tra le migliori del mondo”, “Impara più rapidamente”…
Marketing.
Normalmente gli spot per fare kite vengono pubblicizzati in base al principale fattore che spinge un turista a visitare uno spot di kitesurf: la probabilità di vento.
Vi sono però diversi altri fattori da tenere in conto e che possono influire notevolmente sulla facilità e rapidità con cui potrai imparare questo sport: qualità del vento, intensità del vento, tipo di spot, profondità dell’acqua, serietà e metodi dell’istruttore e della Scuola cui ti rivolgi…
Lo Spot perfetto dove imparare a fare Kitesurf:
Se potessi disegnare lo “spot” (luogo) perfetto per imparare a fare Kitesurf (ma anche per praticarlo) sarebbe così:
Una laguna di acqua piatta alta fino alla vita, fondale sabbioso (ma perché no, anche melmoso per gli schianti) e priva di qualsivoglia tipo di ostacolo: rocce, coralli, tronchi, pali, tralicci, ricci e quant’altro. A riva uno spazio bello ampio, sgombro da ostacoli, dove montare e smontare il Kite; possibilmente su un manto erboso per non portarmi a casa la sabbia a fine giornata. Vento costante tra i 14 ed i 20 nodi, che soffia da mare trasversalmente alla spiaggia (side-on). 25° e Sole, poca gente, meglio se deserto.
Sebbene spot così esistano, è piuttosto raro che tutte le condizioni di cui sopra siano soddisfatte, normalmente almeno una è disattesa: ostacoli pericolosi a terra o sul fondale, acqua alta o mossa, correnti, vento rafficato, incostante, toppo forte o troppo debole. Se anche trovassi lo spot che le soddisfa tutte, c’è un fattore che non batterai mai: la gente.
Pur non essendo il calcio il kitesurfing è ormai diventato un spot piuttosto di moda, e in uno spot che possegga tutte le condizioni di cui sopra non aspettarti meno di una ventina di persone, anche negli atolli più sperduti. Provare per credere.
Considerato che ogni kite è attaccato a linee tra i 20 ed i 27 metri, uno spot piccolo si intasa molto presto. Per imparare sono consigliabili linee di misure ridotte, tra i 10 e i 15 metri.
Ma come Grillo, non hai appena detto che non sarò mai solo?
Come scegliere lo spot dove Imparare a fare Kitesurf
Innanzitutto, se hai uno spot vicino a casa, a prescindere dalle condizioni ti consiglio comunque di iniziare a imparare lì. Sarà quello lo spot dove ti troverai a fare kite più spesso una volta imparato; il tuo istruttore ti istruirà sullo spot, le regole locali, le condizioni del vento e su come interpretare il meteo. Fatti le basi e lascia i viaggi per progredire e migliorare.
Se invece non hai questa fortuna o se vuoi unire l’utile al dilettevole e andare in vacanza in un luogo dove potrai imparare lo sport, ecco i fattori da tenere in considerazione:
Lo Spot
Mare aperto, laghi o lagune, gli spot dove è possibile praticare il kitesurf sono innumerevoli e diversi tra loro. Come anticipato ti sarà più facile imparare in uno spot con l’acqua bassa, dove puoi toccare in ogni momento.
Ma per imparare, acqua fonda acqua bassa hanno entrambe vantaggi e svantaggi:
Acqua Bassa
Indubbiamente con l’acqua bassa ti sarà facile infilare la tavola e recuperarla ogni volta che la perdi, ma proprio per questo motivo potresti abituarti troppo bene e non imparare a recuperare la tavola con la tecnica del bodydrag quando la perdi (che è tipico in chi ha imparato dove si tocca). Ti potresti quindi trovare in difficoltà negli spot con acqua alta.
Nell’acqua bassa è più facile colpire il fondo quando salti e quando cadi, inoltre sul fondale vi potrebbero essere degli ostacoli o dei pericoli, che magari non affiorano (es: i ricci). Mantieniti sempre dove l’acqua ti arriva almeno ai fianchi e domanda informazioni sullo spot ai locali prima di entrare in acqua.
Acqua Fonda
La tua progressione potrebbe essere un pochino più lenta perché ci metterai di più a recuperare la tavola ogni volta che la perdi. Anche una distanza di un metro agli esordi potrebbe metterti in difficoltà.
Dall’altro lato l’acqua fonda fa si che tu sia tranquillo di non colpire mai il fondale o ostacoli a pelo dell’acqua, e ti forza a imparare bene la tecnica del bodydrag in bolina per risalire il vento e recuperare la tavola. I novizi che hanno imparato nell’acqua alta sono spesso più indipendenti.
Di contro, se le lezioni partono sempre da una barca (come avviene in certi laghi per esempio) potresti trovarti in difficoltà a lanciare, atterrare e gestire la vela a terra, che è il luogo dove avvengono in assoluto la maggior parte degli inconvenienti. Per questo motivo idealmente un corso di kitesurf dovrebbe sempre prevedere una parte a terra.
Spot Aperto
Uno spot aperto, come una spiaggia, è più esposto al moto ondoso. Sulla superficie dell’acqua si formeranno increspature (dette chop) oppure onde, che renderanno un po’più difficile la fase della partenza dall’acqua, il riding e l’andatura di bolina. Il trucco per superare il chop indenni è mantenere le gambe morbide e utilizzarle come “ammortizzatori” per superare le increspature. Qualora le onde fossero piuttosto grosse renderanno tutto più difficile, anche imparare il bodydrag. E’ sconsigliabile imparare a fare kite in mezzo a onde molto grosse (oltre un metro).
C’è da dire che se riesci ad imparare il kite in uno spot ondoso gli altri spot sembreranno molto facili.
ATTENZIONE: fare kite in uno spot aperto con vento che soffia da terra è sconsigliabile finché non si è molto esperti, perché nel caso qualcosa vada storto il rischio è di non riuscire a tornare a terra. Una scuola che lavora in uno spot con il vento che soffia da terra deve avere un mezzo di recupero efficace a disposizione (leggi di più nella sezione “Il Vento” subito sotto).
Spot Chiuso
In uno spot chiuso, dove la superfice dell’acqua è protetta dal vento, è più facile trovare acqua piatta, che è facile e gradevole da percorrere facendo kite. Questa regola non vale però per i grossi laghi e lagune, dove si formeranno comunque ondine e chop. Lo spot chiuso garantirà che tu e la tua attrezzatura non ve ne andiate da nessuna parte se qualcosa va storto. Attento però agli ostacoli tutto attorno: uno spot chiuso circondato da sabbia è ok, uno spot circondato da rocce è un potenziale pericolo.
Uno spot chiuso, soprattutto se circondato da grandi ostacoli quali edifici, montagne o colline, tenderà ad avere vento rafficato ed incostante, qualora il vento vi passi attraverso.
Il Vento
Una delle prime cose che insegno sempre a lezione: il vento va valutato secondo tre parametri: direzione, intensità e qualità.
Direzione del Vento
Non tutte le direzioni vanno bene per fare kitesurf. Avrai forse già sentito le parole “onshore” e “offshore”:
- ON-SHORE: Il vento che soffia da mare verso terra, perpendicolarmente alla costa.
- OFF-SHORE: Il vento che soffia da terra verso il mare aperto. Sempre perpendicolarmente.
Ma rispetto alla costa vi sono altre direzioni che può prendere il vento:
- SIDE-SHORE: Vento che soffia parallelamente alla costa.
- SIDE-ON: Vento che soffia da mare verso terra diagonalmente.
- SIDE-OFF: Vento che soffia da terra verso mare diagonalmente.
Per farla breve, le direzioni migliori per fare kite sono Side e Side-ON, perché consentono di praticare in maggior sicurezza senza che il vento tenda a farvi scarrocciare lontano dalla costa. In particolare il side-ON tenderà a riportarvi sempre verso terra, qualsiasi cosa succeda. E’ quindi la condizione migliore in assoluto.
Il vento ON-Shore perpendicolare alla costa è molto difficile per un principiante, perché finché non sei capace di partire andando rapidamente in bolina ti riporterà a terra troppo rapidamente.
Il vento OFF-Shore è l’unico vento con cui non fanno kite nemmeno gli esperti, perché spinge a largo troppo direttamente ed in caso di intoppi non potrai rientrare.
Il Side-OFF è un vento per esperti, è possibile fare kite mantenendosi vicini alla costa, ma se qualcosa va storto ti troverai comunque a scarrocciare verso largo. Nelle spiagge trafficate dove soffia regolarmente il side-off normalmente vi è un servizio di recupero, che però va pagato! (informati in anticipo).
Intensità del Vento
Con le moderne attrezzature, il kite si può praticare da meno di 10 nodi (18,5km/h), fino anche a 45+ nodi (oltre gli 80km/h). Ma per imparare a fare kitesurf, raccomando almeno una dozzina di nodi (qualcosa meno per gli esercizi di body drag), fino ad un massimo di 25 nodi (anche 20kt per chi è alle prime armi). Sarà molto più difficile imparare in condizioni di vento troppo leggero, e rischioso con il vento troppo forte.
La grandezza della vela deve essere sempre proporzionata al vento, al proprio peso ed alla propria esperienza (questo meriterebbe un articolo a parte).
Qualità del Vento
Aspetto di cui si tende a parlare meno quando si parla di uno spot, è invece un importante fattore da tenere in considerazione. La qualità del vento definisce se questo è affidabile e disteso (quindi facile e piacevole per fare Kite), oppure incostante e rafficato, che renderà tutto più difficile.
ATTENZIONE: Il vento non è uguale tutti i giorni (salvo in rare località), i fattori sopra descritti possono variare di molto da un giorno all’altro anche nello stesso spot.
Stagioni
Considera che nella maggior parte dei posti il vento segue delle stagioni: visitare uno spot nel periodo sbagliato potrebbe voler dire rimanere a terra. In realtà anche visitando uno spot nella stagione migliore se ci resti pochi giorni non avrai nessuna garanzia. Questo è uno dei motivi che mi ha spinto ad intraprendere la carriera da istruttore, per supportare i miei lunghi viaggi. (Leggi qui sulla mia teoria per cui “Un Viaggio di meno di un Mese è un Weekend lungo”).
Vento Termico
In alcuni spot la differenza di temperatura tra acqua e suolo in certe stagioni porta al formarsi di brezze tendenzialmente affidabili e spesso giornaliere se vengono soddisfatte certe condizioni meteo. E’ un fattore da tenere in conto e su cui informarsi bene prima di partire.
Se sei arrivato fino a questo punto, avrai capito perché non esiste lo spot perfetto e quanti siano i fattori da valutare per scegliere lo spot dove imparare il Kitesurf. Ma è proprio qui che questo articolo ti viene incontro!
Come Pianificare il tuo Kite Trip
Evita accuratamente volantini, siti di scuole e per il turismo, video promozionali e tutti gli altri materiali di marketing. Non saranno obiettivi.
Fai un bel lavoro di ricerca:
- Consulta i forum di settore ed i gruppi su Facebook. Gli appassionati sono disponibili e gentili, troverai sempre qualcuno pronto a rispondere alle tue domande e consigliarti.
- Ascolta le esperienze di prima mano e non fidarti del “sentito dire”. Lascia perdere i siti non specializzati.
- Impara a leggere il Meteo.
- Dai un’occhiata a Wannakitesurf, è vecchiotto e non aggiornato spesso, ma è ricco di informazioni caricate dagli appassionati. NON fidarti se c’è scritto “Experience: Everyone” e interpreta i dati secondo quanto sopra.
- Sul celeberrimo Windguru puoi vedere le previsioni e le statistiche mensili del vento in uno spot selezionando “More” e poi “Statistics”. Le statistiche sono misurate in Beaufort (considera i valori da 4bf a 6bf). C’è anche una funzione “Località Top” che però valora anche il vento forte.
- Comprati una Surf Guide, come l’epico Stormrider. Segui il link per la versione per Kite e Windsurf.
Clicca qui per ulteriori consigli per fare Kitesurf e per leggere altri aneddoti divertenti della mia carriera da istruttore.