Affermare che “viaggiare ti apre la mente” o che “aumenta le tue prospettive” è un po’ un cliché e sa di già sentito. E’ invece più interessante raccontarvi come questo processo possa avvenire mentre siete in viaggio, anche in un momento banale come imbarcarsi su un traghetto, senza che siate alla ricerca di nessuna esperienza specifica.
Vi propongo quello che all’epoca fu un post sulla mia pagina Facebook, in un momento in cui mi trovavo alle Isole Canarie in cerca di un lavoro come istruttore di Kite per la stagione estiva.
“Mi trovo a Lanzarote, scendo dall’autobus che mi lascia al porto di Playa Blanca dove tra poco prenderò il traghetto per Fuerteventura. Assieme a me scende una ragazza di colore, vestita con un abito tipico africano. La aiuto a calare i bagagli dalla stiva del bus e poso tutto a terra. Parla poco spagnolo ma continua ad indicarmi una borsa,…Cerco di spiegarle che mi dispiace ma sono stracarico e non la posso aiutare, ho già uno zaino, una valigia ed una boardbag con 27kg di attrezzatura; ma lei, che nel frattempo si è messa in testa un copricapo dello stesso tessuto dell’abito, mi indica la testa, vuole semplicemente che le carichi la valigia sul capo. Non si finisce mai di imparare”.
Il Cercine
Trasportare cose sulla testa adagiate su un copricapo, o Cercine, è una pratica diffusa nelle società rurali. Lo è stato anche in Italia, come testimoniato dal Tidibi Sardo o dalla Conca Abruzzese. Dalla mia prospettiva di cittadino occidentale, stavo dando per scontato che la ragazza mi chiedesse di trasportare quel peso al posto suo, come farebbe una vecchietta salendo le scale o una ragazza montando su un treno, non mi aspettavo certo di doverglielo caricare sulla testa…
Ecco un esempio di come il viaggio possa aumentare le tue prospettive, quando meno te lo aspetti.
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Credits: Cover: Nick Fewings; Porto di Playa Blanca: "Ciao Islas Canarias"