Zandvoort, Olanda, la mia prima stagione da istruttore. Giovane non ancora trentenne, nell’Italia ai tempi della “crisi”, ho appena rifiutato un contratto di lavoro a tempo indeterminato per recarmi nei Paesi Bassi.
Il mio buon amico Marco si è appena trasferito in Olanda e lavora come istruttore di kite presso un grosso centro sportivo, su di un’affollata spiaggia a mezz’ora da Amsterdam. Sapeva che volevo cambiare vita e mi ha quindi proposto un impiego per la stagione, impiego che ho accettato senza pensarci troppo. Lascio il lavoro e 10 giorni dopo sono già lì.
Perché non iniziare la mia nuova carriera nei migliore dei modi: con una bella Gaffe!
Ai tempi avevo appena fatto soltanto la prima parte del corso istruttori della IKO (International Kiteboarding Organization), un pre-corso di tre giorni per ottenere la qualifica di “Assistente Istruttore”.
Sugli Spot Affollati in alta stagione gli istruttori non sono mai abbastanza, e quindi sono stato chiamato di rinforzo.
Avevo già dato alcune lezioni di kite durante il pre-corso IKO, ma soltanto in italiano e comunque assistito dal mio Tutor. Faccio quindi una lezione di shadowing con Marco per prepararmi a dar lezioni in inglese. [Una lezione di “Shadowing”, è una lezione in cui un istruttore più giovane segue uno esperto per osservare come fa. Oppure, al contrario, un istruttore esperto può seguire uno che sta imparando per assicurarsi che tutto quello che dice e fa sia corretto].
Sono pronto.
La Mia Prima Lezione da Istruttore Kite
Alla reception del centro mi presentano i miei primi allievi: una coppia di ragazzi tedeschi in vacanza. Gli consegno tutta l’attrezzatura per fare lezione (muta, trapezio, casco, salvagente, maglietta di lycra) e dopo che si sono cambiati scendiamo in spiaggia. Dopo la teoria ed i primi esercizi con il trainer kite, passiamo al montaggio ed alla spiegazione del kite vero e proprio.
Mi stupisco sempre quando gli allievi non si aspettano che il kite va gonfiato: il profilo del kite è dato da dei tubi di lattice al suo interno detti “bladder” (praticamente dei preservativi giganti), che vanno gonfiati mediante una pompa a doppia azione. Esistono anche dei kite “cassonati” (“foil”), molto simili a dei parapendio, che però raramente si usano a lezione.
Quanto Devo Pomparlo?
Una domanda comunissima è invece quanto il kite vada pompato. Gonfiare il kite comporta un minimo di sforzo nel premere e tirare su e giù la maniglia della pompa per qualche minuto, finché il kite non è pronto.
I ragazzi stanno montando il kite come gli ho spiegato, la ragazza si mette quindi a gonfiarlo e puntualmente mi domanda:
“Quanto lo devo pompare?”
A quel punto mi lancio in un’accurata spiegazione di quanto i bladder siano lo “scheletro del kite” e debbano quindi essere gonfiati bene affinché il kite non si deformi in volo.
“Deve essere DURO! Stringilo con la mano, lo senti che è morbido?
Non va bene, è necessario sia Duro! Continua a pomparlo… ecco.. Toccalo, lo senti che è duro adesso?”
La ragazza non riesce a trattenersi, e mi scoppia a ridere davanti.
A tutt’oggi, ho sostituito permanentemente la parola “duro” con “rigido”.
Un Consiglio per i futuri Istruttori di Kite
Se hai deciso di diventare un’istruttore di Kitesurf lo stai facendo per girare e non certo per diventare ricco o per avere il posto fisso. Non ti fossilizzare quindi sullo stesso spot e gira!
Ti capiterà quindi di dare lezioni di kite in lingue straniere, in primis in inglese. Non improvvisare e prepara le tue lezioni in anticipo in modo che siano fluide. Preparati un discorso, impara il glossario dei termini tecnici nella lingua che ti serve e pensa alle domande che potrebbero farti.
Per me ha funzionato molto bene guardarmi delle lezioni di kite in Francese su YouTube per preparare le mie lezioni.
Quando sono stato assunto a Fuerteventura è stato perché ho scritto sul mio curriculum che parlo il Francese, il che è vero, ma non avevo mai dato delle lezioni di Kite in francese prima e non conoscevo i termini tecnici. Ho quindi preparato le mie lezioni in anticipo e poi sono andato avanti tranquillo per tutta l’estate.
A tutt’oggi, il posto al mondo dove ho parlato di più in francese è quindi stata la Spagna.
Uno dei video che ho consultato per preparare le lezioni di Kite in Francese. Merci, Logan!
Seguite One Launch Kiteboarding su YouTube (anche in Inglese).
La Pressione
Normalmente a lezione si insegna a pompare il Kite leggermente meno nei posti molto caldi, per evitare che l’aria si espanda al suo interno facendolo esplodere. Onestamente, tutti i Kite che ho visto esplodere in aria sono saltati per una questione di condizioni generali (soprattutto di età) piuttosto che alla loro pressione interna.
Ciò che è vero è che il Kite deve essere rigido, per mantenere il profilo in aria ed essere anche più facile da rilanciare dall’acqua. Pompa il tuo Kite leggermente meno se sai che rischi di schiantarlo, ovvero quando stai ancora imparando o quando vuoi provare nuove manovre.
Le pompe da Kite più fighe hanno un piccolo manometro, basatevi sull’area verde marcata su quello.
Occhio se usi un compressore, non esagerare nel gonfiarlo e non premere il beccuccio troppo forte sulla vela appoggiata a terra per evitare di danneggiare i bladder interni.
Già da diversi anni i Kite moderni sono provvisti di comodi sistemi “one pump” che permettono di gonfiare tutti i bladder del Kite simultaneamente attraverso un’unica valvola. Se propongono di comprare un Kite in cui bisogna gonfiare una per una le strut (le stecche che danno forma alla tela), è probabilmente un modello piuttosto vecchio.
Il leggendario Dimitri di Epic Kiteboarding pare darmi ragione sulla pressione in questo video, ma a differenza mia continua ad usare la parola “hard”.
A Volte Si Cambia
Dopo 5 anni lavorando come Istuttore d Kitesurf in estate e di Snowboard in inverno, il mio amico Marco ha deciso di rimanere in Olanda ed è adesso un magnate dello svapo e delle sigarette elettroniche.
Se vi piace svapare trovate il suo negozio qui, andatelo a trovare!
(Marco quando torno in NL mi devi da bere…)